Barcellona, 20 – 25 maggio 2009

E venne il tempo anche per il viaggetto 2009!
Attori protagonisti ancora io e Paolo, scenografie gentilmente offerte da Barcellona!

Mercoledi 20 (arrivo a Girona)
Partenza il 20 maggio con destinazione Girona (Ryan comanda), dove arriviamo che è quasi mezzanotte, motivo per cui avevamo deciso di prenotare all’hotel che è giusto giusto oltre il parcheggio dell’aereoporto. A sto giro decido di non vomitare su suolo straniero per marcare il territorio, anche se mi sono dovuta arrendere all’evidenza che soffro di mal d’aria (si chiama così?)… insomma, una passata di nausea allo stomaco e svarioni alla testa non me li leva nessuno, che l’aereo traballi o meno. Scendiamo dall’aereo, attraversiamo l’aereoporto, il parcheggio e la mappa su booking.com non mente, l’hotel Vilobi è davvero a due passi! Entriamo, breve check in e si va in camera… vista sui cantieri dell’aereoporto in notturna, da perderci la testa! Scherzi a parte, l’hotel si guadagna il massimo voto nel rapporto qualità/comodità/prezzo!

Giovedì 21 (autobus per Barcellona – Ramblas – Palau Guell – Mercato de la Boqueria – Port Vell – Barri Gotic – Cattedrale si Santa Eulalia – Plaza del Rei)
Prima di partire ci avevano straconsigliato una visita alla graziosa Girona, ma la fotta di andare a Barcellona è troppo forte: alle 8 siamo già pronti a prendere il autobus che ci porterà alla capitale della Catalunya per la modica cifra di 21 euro andata e ritorno (è la soluzione più comoda alla fine)!
Dopo un’ora e mezzo di viaggio in cui cerchiamo di sonnecchiare, eccoci alla Estaciò del Nord, ci compriamo subito la carta per i mezzi pubblici da 5 giorni e via a cercare l’aparthotel Atenea Calabria: con gioia scopriamo che è a uno sputo dalla metro, sopra un supermercato e la nostra camera/appartamento al settimo piano è una reggia! All’ingresso ci accoglie uno spazioso angolo cottura esteticamente trasandato, ma con tutto ciò che può venir comodo, segue salottino con la tv mooolto carino, poi una gigantesca camera da letto con porta a vetri sull’ampio (quanto inutile in realtà) terrazzo da cui si vedono le torri della Sagrada Familia e poi un bagno in cui avremmo potuto tenere feste! Il tutto alla cifra di 80 euro a notte!
Sistemate un po’ le nostre cose, si parte subito per le Ramblas… e ti pare? Metro, Plaza de Catalunya… giravolta alla ricerca della direzione giusta e… Ramblas. Una passeggiata piacevole, tra venditori ambulanti, figuranti abbigliati nei modi più assurdi e una folla di turisti! Di tanto in tanto ci fermiamo ad osservare qualche particolare indicato dalla guida e poi la prima cocente delusione: Palau Guell, che il sito dava in parziale restauro, in realtà è praticamente inaccessibile! L’ingresso grazie al cielo è gratuito e la fila è di 3 persone… il tutto per entrare, scendere le scale e fare un giro nello scantinato, l’unica parte spoglia del palazzo -____-
A metà delle Ramblas, ci facciamo un giro al magnifico mercato della Boqueria, tra prosciutti appessi, salumi di ogni tipo, frutta strana, dolci e caramelle e strani animali marini di cui non abbiamo ancora compreso l’uso.
Cammina cammina lungo le Ramblas ed ecco il mare! La rotonda con l’obelisco sovrastato da Cristorofo Colombo e poi il Port Vell: davvero bello! Ovunque ti giri il panorama si lascia guardare bene! A cornice pure una coppia di nudisti a libero passeggio… uno però ha le mutande tatuale! Disgustorama!
Ormai è pomeriggio, a quel che ci dicono l’ora di pranzo per lo spagnolo medio e quindi il languorino ci sembra più che lecito, motivo per cui ci poniamo un nuovo obiettivo: tapas! Ordiniamo praticamente piatti a caso e ci va bene, ci ritroviamo a mangiare peperoni, melanzane e funghi, se non erro, ascalivadas, una roba del genere: l’impatto con la cucina catalana supera le apsettative!
Dedichiamo poi il resto del pomeriggio girovagando per il Barri Gotic: cariiiiiino! Certo, molti scorci ricordano un sacco di città italiane… c’è molto di Venezia, qualche scorcio di Bologna, di Ferrara e di tante altre città piene di vicoletti medievali, cmq è tutto molto suggestivo, a parte i continui lavori in corso che ci becchiamo! La Cattedrale di Santa Eulalia, con il suo chiostro con le 13 oche è davvero molto bella, peccato che l’intera facciata sia in restauro… Santa Maria del Pi è inaccessibile per lavori… la prima giornata di visite è un po’ un cantiere insomma.
Visto che alla fine abbiamo pranzato a metà pomeriggio, gliassiamo sulla cena per concederci un minimo di riposo in albergo prima di uscire alla ricerca di un locale e finiamo la serata in un piccolo tugurio in Plaza del Rei, di cui non ricordo il nome (forse Sidecar) ma tanto non lo consiglierei.

Venerdì 22 (Casa Amattler – Casa Battlò – Casa Milà)
Oggi ci dedichiamo alla peculiarità di Barcellona: tocca al modernismo! Partiamo di buona lena alla volta di Passeig de Gràcia per visitare le opere di Gaudì, la prima che incontriamo è Casa Amattler… che è in restauro!!! Completamente! Questa volta il sito manco ne parlava! Non si vede nemmeno la facciata, tutta ricoperta dai teli e dalle impalcature, uffa! Quindi passiamo subito alla tappa successiva: Casa Battlò e qua c’è il grande riscatto! Casa Battlò è uno spettacolo autentico! E’ qualcosa di inimmaginabile finchè non ce l’hai davanti, finchè non la giri dentro in tutte le sue assurde quanto geniali stravaganze, finchè non ti rendi conto insomma di chi sia stato Gaudì! I soldi spesi (ricordo una bella cifretta) sono un investimento, davvero! Rimaniamo entrambi sbalorditi ed entusiasti!
La visita con audioguida dura più di un’ora, al termine della quale usciamo, scattiamo ancora qualche foto all’ossuta facciata, per poi muoverci verso Casa Milà. Durante il percorso ci imbattiamo in un musicista che ci incanta per strada con una voce da brivido, Aaron Lordson, scoprirò poi essere noto per le strade di Barcellona e Palma di Maiorca.
Casa Milà non me l’aspettavo bella e le aspettative non deludono: da fuori è sto coso ondulato enorme… non mi piace. La fila è lungotta, ci accodiamo, paghiamo il nostro biglietto e poi si entra: anche la visita agli appartamenti non è particolarmente entusiasmante… vuoi perchè abbiamo appena visto Casa Battlò e quello che vediamo qua è moooooooooooolto più classico. Cominciamo a ragionare invece quando si arriva all’ultimo piano, nel sotto tetto, adibito ad una sorta di museo di Gaudì: qua un video mostra un minimo di biografia di Gaudì, varie curiosità e soprattutto sono spiegate le sue tecniche! GENIALEEEEE! Il momento più bello è quando sali dalle scale e arrivi sul terrazzo: i comignoli sembrano osservarti! Splendido!
Pranziamo con dei panini che ci siamo fatti, un po’ di riposo in hotel e poi in giro di nuovo che ormai è tardo pomeriggio. Ci dirigiamo verso Barceloneta per farci una camminata nel lungomare: non male! Ci fermiamo in un positicino in spiaggia a sorseggiare un cocktail e intanto inizia a far sera. Per la prima vera cena andiamo sul classico dei classici: paella al 7 portes. Spazzolato il tegamone di paella buonissima (Paolo riceve come solito i complimenti dal cameriere) e pure la doverosa crema catalana!
Nel dopocena girovagiamo tra i locali notturni del Born, dove la mia guida narra di miriadi di pub specializzati in cocktail buonerrimi… in effetti di locali ce ne sono una marea, ma quanto a varietà insomma… cmq beviamo bene alla fine.

Sabato 23 (Parc Guell – Sagrada Familia – Santa Maria del Mar – Parc de la Ciutadella)
Questa mattina si va a Parc Guell… me la calcolo malissimo pensando di poterci infilare una vasca di negozi, ma devo aver sbagliato strada, oppure la mia guida mente! Raggiungiamo cmq indenni il parco: wow!!! A parte il brulicare convulso di turisti, è un posto davvero assurdo e pensare che doveva diventare una zona residenziale, grazie che non hanno venduto case! Ce lo giriamo ben bene, troviamo una panca in cui riposare un po’ le gambe e poi si va verso la Sagrada Familia!
Sbuchiamo dalla metro dal lato della Passione: l’impatto è esagerato! La facciata della Passione non è di Gaudì, suo il progetto, ma costruita dopo la sua morte: molti la criticano, per me è stupenda! Ti lascia di stucco, nel suo essere fredda, spoglia, triste e pesante… secondo me rende alla perfezione il messaggio… ormai mi sono innamorata di Gaudì!
Facciamo il giro e ci ritroviamo davanti alla facciata della Natività e se quella della passione mi aveva lasciata a bocca aperta, questa è una saetta dritta al cuore! Non c’è un millimetro in tutta la parete che non contenga un dettaglio degno di essere ammirato! Che spettacolo! E’ assolutamente al di fuori del classico stile di Gaudì, che piuttosto si ritrova nell’altra facciata! Alla fine sono l’una il contrario dell’altra: la Natività dà un senso di grandiosità, calore, movimento e armonia… l’altro lato è gelido, asettico, fermo e lugubre. E’ tutto straordinario. Affrontiamo un po’ di fila ed entriamo: questo è onestamente un furto bello e buono! 9 euro per l’ingresso, se non erro, più 4 euro per l’audio guida, più 1,50 per salire sulle guglie… il tutto per vedere quello che vedi anche dietro i cancelli, più l’interno che è un cantiene, c’è ben poco di finito, anche se si intravede il genio in quel poco: il colonnato interno sembra un sottobosco!
Dentro ci sono i progetti della cattedrale finita e i progressi dei lavori… la dovrebbero finire nel 2026… duuuubito!
Andiamo poi verso il Born per visitare l’ultima delle chiese indicate dalla guida: Santa Maria del Mar! Davvero davvero bella! Fortuna vuole che dentro poi ci troviamo un matrimonio… tra una ragazza spagnola e un ragazzo tedesco! Concludiamo poi la giornata turistica con una passeggiata al Parc de la Ciutadella: la cosa più figa doveva essere la fontana con la cascata, che è in restauro… mavvaff!!!
Prima di tornare in albergo ci facciamo una capatina all’Euskal Etxea, per un aperitivo a base di tapas: che buone!!!! (questo è uno di quei posti con le tapas con lo stecchino e alla fine paghi per ogni stecchino nel piatto, mi sembra costassero più o meno 1 euro l’una… si può anche evitare di fare i soliti italiani insomma!).
Dopo una breve sosta per il cambio gomme in hotel, si va a cena al Senor Parellada! Il posto è carinissimo, un insieme di stili che rendono chic un’ambientazione tipo saloon, davvero bello! A me la cena va benissimo: ordino jamon de Bellota (prosciutto… signor prosciutto, suvvia) e poi una sorta di cannelloni che la mia guida riporta come un piatto tipico. Paolo invece ordina non ricordo cosa e si ritrova delle alici marinate e per secondo un piatto della tradizione catalana che si rivela essere un pentolone di brodo con carne grassa e verdure bollite dentro, il tutto accompagnato da un vino rosso freddo… mi chiedo come sia sopravvissuto!
Digeriamo passeggiando per il Born, degustando cocktail e poi ci infiliamo al Magic, dove balliamo fino allo sfinimento e incontriamo un ragazzo che era a scuola con noi… Barcellona è davvero piccola!

Domenica 24
L’idea per la domenica è MARE! Ma a livello sole non è che abbiamo beccato troppo bene in questi giorni e anche oggi non è una giornata stupenda da questo punto di vista. Cmq prendiamo la metro per una delle fermate che la mia guida indica come una delle principali mete marittime di Barcellona… bah… sbuchiamo in un postaccio e per raggiungere la spiaggia dobbiamo camminare un bel po’, incontrando però manifesti che ci rendono fieri del nostro essere italiani! Il nano malefico mi perseguita anche qua!
Ci facciamo una passeggiata lungo la spiaggia attendendo che il sole si decida a spuntare da dietro le nuvole e poi ci appostiamo un po’ in spiaggia… tocco timidamente l’acqua gelida con la punta del piede destro e la già pallida idea di fare il bagno tramonta in una frazione di secondo.
Finisce il pomeriggio con un’altra capatina all’Euskal Etxea.
Per la cena scegliamo un ristorante nella zona del Passeig de Gràcia perchè poi ci vogliamo fare un giro modernista in notturna. Andiamo al Glop: non mangiamo niente di particolarmente tipico, anche se mangiamo cmq bene… è che alla fin fine pesce o carne alla griglia è pesce o carne alla griglia, ovunque tu sia!
Il Passeig de Gràcia in notturna ci lascia un po’ delusi: potevano anche illuminarli un po’ di più quei capolavori! Foto e foto e arriviamo alla Sagrada Familia che è mezzanotte e 7 minuti e la troviamo spenta!!! Ma dai!!! La spengono a mezzanotte!?!?! E’ la cosa più bella di tutta la città e tu non la tieni illuminata tutta notte?!?! Maledetiiiii!!!

Lunedì 25
E’ l’ultimo giorno e il programma prevede shopping e uno spazio culturale per la Fundaciò Mirò, che arichiviamo una volta giunti fino a Montjuic, scoprendo che il museo all’aperto è chiuso il lunedì mattina! Torniamo in città e ci diamo allo shopping un po’ per noi, ma più che altro per i regalini da portare a casa e ancor di più alla ricerca di cibo da importare! L’argomento abbigliamento ci inquieta un po’ perchè ci porta a girovagare sconvolti all’interno di negozi colmi di abiti sgargianti… ma poi riusciamo anche a trovare ciò che fa per noi.
Si torna al mercato de la Boqueria per riempire le valigie di salumi, un ultimo assaggio alle tapas al Mikel Etxea sulle Ramblas ed è già ora di appropinquarsi verso l’aereoporto.
Con le valigie colme (avevamo preventivamente portato un trolley a testa come bagaglio a mano più una valigia in due che all’andata era praticamente vuota) ci presentiamo alla Estaciò del Nord per prendere l’autobus che ci riporta a Girona e poi via, in volo verso casa, purtroppo…

Qui tutte le foto del mio viaggio a Barcellona

Barcellona, Ramblas

Barcellona, mercato de la Boqueria

Barcellona, Palau Guell

nudisti a Port Vell, Barcellona

Cattedrale di Santa Eulalia, Barcellona

Cattedrale di Santa Eulalia, Barcellona

Casa Battlò, Barcellona

Casa Battlò, Barcellona

Aaron Lordson, Barcellona

Casa Milà, Barcellona

Casa Milà, Barcellona

Sul lungomare di Barcellona

Barcellona, Parc Guell

Barcellona, Parc Guell

Barcellona, la Sagrada Familia

Barcellona, la Sagrada Familia

Barcellona, la Sagrada Familia

Barcellona, Santa Maria del Mar

Barcellona, Parc de la Ciutadella

Berlusconi a Barcellona

le spiagge di Barcellona

Casa Batllò di notte

Jamon

Tapas

2 commenti »

  1. MaRiA Said:

    Barcellona deve essere proprio bella! Prima o poi dovrò decidermi ad andarci anche io! **Solo che mi chiedo: perché scrivere solo ora questo bello (quanto lungo) post?

  2. Mercutia Said:

    Questioni di tempo… un pezzettino alla volta…


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